Mamma e Papà non si vogliono più bene

Come gestire il dolore silenzioso di un bambino!

Separazione Caserta

Purtroppo vediamo sempre più spesso persone che si separano, che divorziano, o che lasciano il proprio nucleo familiare, per “ricominciare a vivere”, come dicono in molti.

Ogni fine ha un suo perché, una sua conseguenza e un suo dolore.

La fine di un matrimonio provoca uno stato di disagio e di sofferenza sia negli adulti che nei bambini, con conseguenze diverse in base all’età dei singoli figli.

Quali sono i traumi di una separazione per un figlio?

Ogni bambino è un mondo a sé, unico ed irripetibile.

L’età è l'elemento chiave che determina il tipo di reazione nei confronti del superamento del trauma.  Ad esempio gli effetti della separazione sono particolarmente negativi durante la prima fase dell’infanzia, dai 2 ai 4 anni. Nei bambini molto piccoli, spesso, si manifestano sintomi come un immenso bisogno di affetto o di protezione, l’atto di succhiarsi il pollice, la mania di toccarsi i capelli, insonnia, disturbi alimentari, etc. Tutti problemi che tendono a scomparire nell’arco massimo di un anno.  A volte resta solo una “fame” immensa di amore, dovuta ad una poca attenzione prestata dai genitori nei confronti dei propri figli.

Nei bambini dai 4 agli 8 anni, si tende a notare un atteggiamento aggressivo, una bassa autostima, un forte senso di colpa. I bambini che vivono una separazione genitoriale, in questa fase della vita, tendono ad elaborare un’immagine profondamente negativa di sé. 

Quando la separazione avviene tra i 9 e i 15 anni, invece, le reazioni maggiormente riscontrate nei ragazzi sono: uno stato di profonda tristezza unito ad una condizione di intensa rabbia. Di solito i ragazzi di questa età sfogano le proprie emozioni con disturbi psicosomatici, quindi con forti cefalee, intensi bruciori o dolori allo stomaco, ingestibili attacchi d’ansia, evidenti dermatiti, etc.

Infine, se i genitori si separano quando il figlio è già adolescente, il ragazzo potrebbe reagire con comportamenti antisociali e ribelli, come ad esempio una fuga da casa, piccoli atti vandalici, fasi di depressione, paure immotivate, il tutto sempre in relazione al proprio livello di sensibilità. 

Quali sono le principali conseguenze di una separazione?

La psicologia ha dedicato molti studi sull'argomento: l’obiettivo era capire come una separazione tra due genitori potesse provocare seri danni e particolari traumi ai rispettivi figli.
Gli effetti sui minori si differenziano in base ad alcuni specifici fattori:

  • dalla storia familiare passata;
  • dal cambiamento della struttura familiare;
  • dalla tipologia di conflitto, esistente tra i due coniugi;
  • dal tipo di rapporto tra i singoli partners e i propri figli;
  • dalle condizioni di salute del genitore affidatario;
  • dal contesto in cui la famiglia vive o andrà a vivere;
  • dalla personalità del singolo bambino;
  • dall’età del bambino.

Cosa dovrebbero fare i genitori

Al momento della separazione, i figli sono, spesso, coinvolti passivamente nelle discussioni della coppia. Questo provoca solo tanta ed inutile sofferenza.  

I genitori dovrebbero, invece, distinguere il proprio ruolo di partner da quello di genitore, in modo da evitare traumi al bambino o al ragazzo.  

Il momento della separazione è difficile, per questo è bene, prima di tutto, comunicare la scelta al ragazzo o al bambino con la massima tranquillità e la più sincera serenità, in modo da non provocare traumi, utilizzando anche un linguaggio adeguato all’età.

Il bambino non deve sentirsi responsabile o colpevole della scelta fatta dai genitori.

È fondamentale non lasciare speranze in un futuro ritorno, entrambi i genitori devono essere convinti della decisione presa.

Il bambino o il ragazzo devono sentirsi liberi di esprimersi, di dare sfogo ai propri sentimenti e alle proprie emozioni, siano esse negative o positive. L’importante è saper ascoltare e dare risposte sincere.

I genitori devono solo far capire che per qualsiasi cosa loro ci sono e ci saranno sempre.

È determinante fare in modo che i figli capiscano tutto ciò, perché solo in questo modo è possibile metabolizzare in modo funzionale la separazione e continuare a vivere in modo costruttivo e soprattutto consapevole.

L'amore di un padre o di una madre per il proprio figlio non cambierà mai. E questo deve essere chiaro al bambino.

Inoltre, una cosa fondamentale è che nessuno dei due genitori deve parlare mai male dell'altro davanti al bambino. Il figlio non deve essere assolutamente chiamato in causa, oppure costretto a prendere una posizione nei confronti dei propri genitori.

Se, infine, i genitori non riescono ad evitare le discussioni davanti al proprio figlio, è bene chiedere aiuto ad uno specialista, in particolar modo ad uno psicologo specializzato in psicoterapia di coppia, in grado di aiutarli a superare la criticità di questa fase, e riportare serenità al bambino e a tutto il contesto familiare.

Ognuno deve essere libero di fare le proprie scelte, l’importante è farle con la consapevolezza di ciò che si è: in primis, Genitori!

D.ssa Maria Ricciardi

 

Ambiti d'intervento

  • Cura delle fobie
  • Terapia di coppia
  • Cura degli attacchi di panico
  • Cura della depressione
  • Cura dei disturbi alimentari
  • Cura delle ansie
  • Stress
  • Assistenza nella gestione di traumi e disagi post separazione
  • Test psicodiagnostici
  • Cura dei disturbi ossessivi
  • Dipendenze da gioco e internet
  • Assistenza a genitori e figli nelle situazioni problematiche di coppia