Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo, pur potendosi manifestare nell’infanzia, così come in età avanzata, insorge principalmente nella fase adolescenziale e prima età adulta (15 – 25 anni)

Disturbo Ossessivo Compulsivo Caserta

Talvolta è episodico e seguito da una remissione completa dei sintomi. Quasi sempre però tende a cronicizzarsi e può aggravarsi al punto da limitare e compromettere lo stato di benessere della persona in diverse aree. 

La persona è costretta a pensare o agire in modo obbligato e rigido: cerca di opporsi ai suoi pensieri, di nasconderli, di non cedere, ma , nonostante utilizzi tutte le sue energie per resistere, non riesce a sottrarsi ai pensieri disturbanti e a modificare il suo comportamento rimanendone vittima. Le energie impiegate per contrastare i pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi sottraggono tempo e interferiscono negativamente con le attività da svolgere quotidianamente ( rapporti interpersonali, vita di famiglia, studio, lavoro).

Lo spreco  energetico per resistere ai pensieri intrusivi e obbligati pone la persona nello stato di stanchezza psicofisica ed elevata sofferenza.
I pensieri ossessivi si manifestano involontariamente e sono avvertiti come incontrollabili e proprio per questo provocano paura, ansia, tristezza, vergogna. La persona tende a non parlare dei suoi sintomi, ma a contrastarli in quanto percepisce i suoi pensieri e conseguenti comportamenti come incongrui e assurdi. Le ossessioni possono presentarsi sotto forma di:

  • pensieri
  • immagini
  • impulsi

Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi messi in atto per tentare di annullare o gestire le idee ossessive. Anche se le compulsioni determinano  un momentaneo senso di sollievo  rispetto alla sofferenza e all’angoscia generata dalle ossessioni, queste ultime si ripresentano e talvolta aumentano. Le compulsioni, inoltre, sottraggono tempo alla persona che si sente costretta a mettere in atto gesti ripetitivi, quindi esse stesse diventano fonte di ulteriore malessere. 

Le compulsioni, essendo dei veri e propri cerimoniali o rituali, rendono la persona schiava come se non avesse alcuna capacità di controllo, alimentano quindi la frustrazione. Le compulsioni sono rigide regole di comportamento che appaiono incomprensibili e stravaganti agli occhi degli osservatori. I familiari sovente si sentono chiamati in causa in quanto sono tenuti a dare continue rassicurazioni riguardo il contenuto delle ossessioni. Ad esempio la persona chiede ripetutamente: sei sicuro che ho chiuso il rubinetto? Aspetta ad uscire che devo controllare ancora se ho spento le luci.

Fattori predisponenti al DOC

  • Eventi di vita  stressanti o traumatici in età evolutiva;
  • Esperienze educative miranti a sviluppare una forte rigidità morale;
  • Atteggiamenti colpevolizzanti e punitivi  da parte delle figure di riferimento;
  • Il bisogno di “pulirsi” interiormente;
  • Presenza di altri disturbi quali l’abuso di sostanze.

Tipi di ossessioni più frequenti

  • Da accumulo. Chi ne è vittima è “costretto” a raccogliere oggetti inutili e prova un’elevata ansia alla sola idea di doversene separare;
  • Da ordine e simmetria. Tutto deve essere sistemato con ordine e precisione esagerata pena un’ansia elevata;
  • Da contaminazione. E’ determinata dalla paura immotivata di potersi infettare con qualche sostanza. L’individuo si sente male alla sola idea di venire a contatto  con tali sostanze e per evitare l’ansia si tiene lontano da luoghi  o situazioni ritenute pericolose, restringendo così il proprio ambiente vitale. Il solo dubbio di poter essere contaminato porta il soggetto alla compulsione di sottoporsi a continui e prolungati lavaggi del corpo o dell’ambiente in cui vive;
  • Da superstizione;
  • Da dubbio. “Avrò chiuso la porta ?”;
  • Inerenti impulsi aggressivi sia verso se stessi che verso gli altri. “Potrei picchiare il mio amico, anche se non voglio proprio farlo”;
  • Inerenti la sessualità.  Possono manifestarsi attraverso dubbi circa la propria sessualità oppure sotto forma di idee e immagini ricorrenti a carattere sessuale;
  • Inerenti la sfera sentimentale. L’ossessione di gelosia può dare origine a controlli continui al fine di alleviare l’ansia e il dubbio;
  • Inerenti il cibo ed il peso corporeo;
  • Di tipo religioso. Si possono presentare sotto forma di idee o immagini a contenuto blasfemo che scatenano la compulsione a recitare preghiere o a toccare in maniera ripetitiva oggetti sacri.

Le ossessioni non si inquadrano solo nella categoria diagnostica del disturbo ossessivo, ma possono essere presenti  anche in altri disturbi come quelli alimentari, le dipendenze, i disturbi psicotici.

La valutazione ed il trattamento della sintomatologia ossessiva e compulsiva va attuata quindi dopo un’adeguata diagnostica.

Trattamento

La psicoterapia agisce sull’eccessiva importanza attribuita ai pensieri disturbanti e mira alla cura del disturbo attraverso la modificazione di alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali. La persona pian piano si deve rendere conto delle distorsioni cognitive che sono alla base del suo disturbo e deve diventare consapevole dei pensieri disfunzionali automatici che generano ansia, paura e senso di impotenza e che sono alla base dei circoli viziosi ossessivi e dei cerimoniali compulsivi. Quasi sempre il trattamento farmacologico è abbinato al percorso psicoterapico.

D.ssa Maria Ricciardi

 

Ambiti d'intervento

  • Cura delle fobie
  • Terapia di coppia
  • Cura degli attacchi di panico
  • Cura della depressione
  • Cura dei disturbi alimentari
  • Cura delle ansie
  • Stress
  • Assistenza nella gestione di traumi e disagi post separazione
  • Test psicodiagnostici
  • Cura dei disturbi ossessivi
  • Dipendenze da gioco e internet
  • Assistenza a genitori e figli nelle situazioni problematiche di coppia